Un cane lupo nel culo

cane culo

Questa è la storia di un giovane ragazzo pieno di speranze (io), che voleva trombarsi una biondina e invece s’è ritrovato con il naso affusolato di un cane lupo nel culo.

Lascia che ti racconti, Victorino mio, questa tragica avventura.

Tanti anni fa, in una galassia molto lontana in cui si poteva ancora scopare senza mascherina e non ero stato bannato da Tinder, iniziai una chat che faceva così:

Bla bla bla

Su Tinder ci siamo divertiti, dal vivo un po’ meno.

Avevamo bevuto poco e l’alcol non era riuscito a traportare nella vita reale le nostre personalità disinibite, costruite e simpatiche da chat. La mancanza di quei 5 minuti tattici per trovare la risposta giusta si è sentita tutta.

A fine serata l’ho invitata a salire su da me, ma è tornata a casa.

Siamo usciti di nuovo, stavolta le aspettative erano più easy, quindi c’è scappata qualche mano sotto la maglietta e poi è salita su da me, ma quando l’ho invitata a togliersi i pantaloni, ha iniziato a fare la vaga e poi è tornata a casa.

— Già, mi ricordo di quella sera… avevi infranto la regola.

— Quale regola?

— “Se non andate fino in fondo, meglio non cominciare nemmeno”. Niente lingua in bocca se poi non si scopa. Mani sotto alla maglietta? Coglione. Il ricordo di una mezza scopata rovina le aspettative dell’appuntamento successivo, perché lei sa che tu la vorrai trombare per forza, ma la volta scorsa si era bloccata e quindi potrebbe ricapitare e ommioddio chissà se poi la situa diventa pesante o qualcosa del genere e poi, voglio dire, anche se stavolta te la volesse dare davvero, dov’è il mistero? La trepidante ed incerta attesa di un orgasmo del tutto inaspettato, che renda la serata godibile e soprattutto non promuova la narrativa per cui tu sapevi che te l’avrebbe data e quindi l’hai usata come un cencio da seghe e-

— Ho capito! Ho capito. Succede. Ma poi ci sono uscito di nuovo, no? Fammi raccontare.

— Sì vabbè, cent’anni dopo.

Non cento, ma due anni dopo, le ho commentato una storia su faccialibro. Le ho scritto “belloccia” per prenderla per il culo mentre posava con un cane lupo gigante davanti allo specchio, tutta sfatta dopo una corsa nei boschi. Da lì l’ho invitata ad inviarmi un bat segnale a forma di calice di vino se mai dovesse perdersi nella foresta.

Alla fine me l’ha mandato davvero. Peccato si fosse trasferita a 250km di distanza.

— Ma puppamelo.

— Che?

— Vuole che vada io laggiù.

— Beh?

— Per una trombata? Ma chi c’ha voglia.

— Ma cosa dici maledetto culone da Netflix! Dov’è finito il tuo spirito d’avventura? La gente parte per viaggi in tutto il mondo sperando di mangiare bene, vedere cose fighe e chiavarsi qualcuno… e tu puoi partire SAPENDO di chiavare con certezza e ti fa fatica fare un po’ di strada? Sali in macchina e appoggiami sul volante. Guido io.

— Non so se sia la cosa giusta da fare. Vuoi portartela a letto solo per una questione di ego.

— No no no no, sei sulla strada sbagliata. Pensare “E così, alla fine, anche lei me l’ha data” – mentre si guarda allo specchio brandendo il pisello come una scimitarra dopo una lunga battaglia – spinge l’uomo ad avere fede nel fatto che non esista realmente un treno che passa una volta sola, che possiamo combattere il fato avverso e soprattutto chiavare una tipina che anni fa ti aveva rifiutato ti insegna a non mollare mai, perché il tempo aggiusta davvero le cose, e dà una seconda occasione agli audaci.

— Tutta questa roba?

— Sì.

— Da una trombata?

— Sì sì.

— Davvero non è solo una scusa retorica per giustificare un problema di ego, che ti porta ad alimentare in maniera del tutto malsana il tuo bisogno di piacere a tutti?

— Assolutamente no.

— Ok, allora andiamo.

In macchina, un cieco avrebbe potuto confondere Victor con la leva del freno a mano. Al ristorante, però, sapevo di dovermi contenere e dare il meglio di me. Aver fatto tutta quella strada senza scopare era fuori questione, quindi non dovevo dare nulla per scontato (soprattutto lei).

— Mi raccomando, conversazione brillante, spiritosa ma seducente allo stesso tempo, con-

«Senti, mi aiuti a ricordare una cosa?»

«Sì, dimmi.»

«Ma io e te siamo mai finiti a letto?»

— Porca merda ma che battutina del cazzo.

«A dirla tutta sì, ma è normale che tu te ne sia scordato. Mi hai scopata così male che poi sono diventata lesbica.»

«Ahahaha bella, brava.»

«Non scherzo.»

«In che senso?»

«Sono diventata lesbica davvero, ho avuto una relazione, molto complessa fra l’altro, con una mia studentessa per più di un anno.»

«Ah, non ne avevo idea! Come hai deciso di volere una storia con una donna?»

— ALLERTA GENERALE: scoperto raro esemplare di femmina bisessuale che non assomiglia ad un camionista alcolizzato. Incremento del 15% in possibilità di threesome. Aumentare produzione di testosterone, acume e citazioni di Coelho.

— Roger.

«Non è che abbia proprio deciso di volere una donna, mi ero stancata degli uomini però. Fate troppi giochetti stupidi.»

Mi faccio raccontare per davvero cos’era successo nella sua vita negli ultimi anni, e anche di questa storia semi-segreta che tra un po’ la faceva ripudiare dalla famiglia.

Il pensiero che probabilmente ci estingueremo a causa di virus o cambiamenti climatici prima ancora di aver imparato a non rompere le palle alle persone per il loro orientamento sessuale, ogni tanto mi lascia interdetto.

Ma sto divagando. Perché la Signorina Non-te-la-darò-mai, dopo due anni dal nostro primo incontro e una variazione negli interessi della sua passerina, mi informa en passant, con tanto di occhiolino, che mo’ le piacciono di nuovo pure i maschi.

— BEL LAVORO. BEL LAVORO SOLDATO!

— Guarda che anche volendo non si può fare un triangolo stas-

— Taci omuncolo di poca fede che manco voleva salire in macchina!

— Ok, ok…

Ordiniamo entrambi il caffè. Bene, nessuno ha voglia di dormire.

La caffeina si fa strada nelle nostre vene mentre noi seguiamo stradine vuote e illuminate fino a casa sua, che è bellissima…

Un gigantesco cancello automatico incastonato in due colonne di pietra con capitelli corinzi, che si apre su un parcheggio di pietruzze levigate bianche e nere disposte a mosaico.

— BISESSUALE E RICCA: possibilità di matrimonio aumentata del 19%, figura spettacolare richiesta. Aumentare portata di sangue al-

— STAI FERMO. Aspetta santo cielo. Aspetta.

«Eccoci, siamo arrivati.»

«Alla faccia della casetta!»

«Ma no scemo, mica abito qui. Questa è la casa dei proprietari, io sto nella dépandance.»

«Ah ok.»

La dépandance è…

Una capanna.

In mezzo ad una radura.

Piena di cani.

«Ehmmm»

«Scusa per il casino, devo fare i lavori la casa in realtà non sarebbe proprio agibile, però mi serviva per forza un posto con un grande spazio all’aperto per i cani.»

«Ah ma sono tutti tuoi?»

«Sì!»

«Quanti sono?»

«Pippo è il babbo, Pippa è la mamma, e poi ci sono 12 cuccioli.»

Ora, a costo di passare come il peggio mostro del 2020 devo fare una confessione.

Io odio i cani di merda.

Ne approfitto anche per fare un appello: smettetela di comprare cani solo perché vi cagate sotto a fare figli. Fate bene a farvela sotto all’idea di fare un figlio. Vi invito a fare anche lo step successivo e a non comprare neanche un surrogato di figlio che è meno impegnativo ma puzza il doppio. Che poi nei prossimi anni se uno vuole fare una cena a casa con gli amici tocca pagare una dog sitter per tenere a bada tutte ‘ste bestie di satana che vi state comprando. Bon.

Insomma entro in casa e porca maiala: la cucina è ancora da montare, il pavimento di una stanza è pieno di fascette e calcinacci, il bagno, illuminato una luce che ciondola con i fili scoperti, è senza specchio, il cesso ha la tavoletta solo appoggiata e non fissata alla base e il letto…

… il letto…

Il letto è un materasso buttato sopra due pallet a circa 10 cm da terra. Cosa anche carina, un po’ alla giapponese via, non fosse che a terra ci sono le cucce di 14 cani.

Appena entriamo Pippo corre dal campo e si fionda palle all’aria sul letto per mostrare chi comanda.

Sento odore di bestia e di terra.

— Ommioddio dobbiamo dormire per terra coi cani.

— Ma veeeen via, che t’importa. Un po’ di campeggio.

— No. Me ne devo andare.

— Ma lascia staaare. Un po’ di campeggio, un po’ di natura! Una chiavatina nell’erba in mezzo ai cani lupo, una birretta, un rutto fragoroso sotto la luna piena, se riesci anche a cacciare una lepre usando lo scopino del cesso come arma sarai finalmente un vero uomo.

— Cioè tu vuoi farlo veramente?

— Ovvio!

— Che animale. Che schifo.

— Sei un animale anche tu, mezza sega metropolitana. Dalle un bacio, che ti stai guardando intorno da due minuti come uno che ha appena letto un DPCM.

«Ma Pippo si incazza se ti do un bacio?», le chiedo.

«Forse, è molto geloso, ma non ti preoccupare ci penso io a tenerlo a bada.»

La bacio. I cani si agitano. Lei ne allontana uno col piede. La butto sul letto. Sento un crack del pallet. Pippo abbaia. Gli tira una pedata urlando “VAI FUORI PIPPO”. La bacio di nuovo. Ci togliamo i vestiti. Appoggio la camicia accanto al letto. Un cane ci mette il culo sopra. Metto i pantaloni sopra uno scatolone. Un cucciolo li tira giù. Gli lancio le mutande in testa.

Lei ha un completino rosso semitrasparente molto figo. Un fiore nella discarica.

Faccio per toglierlo.

«Aspetta, devo andare un bagno un minuto»

«Va bene.»

«Però senti, devo chiederti una cosa.»

«Dimmi.»

«Ce l’hai tu un preservativo?»

«Sì, ce l’ho io.»

«Prendilo allora.»

Ci alziamo, lei va in bagno, io alla ricerca del preservativo semi-scaduto che ogni uomo tiene nel portafogli per le situazioni di emergenza.

Ecco, questo è il punto in cui mi sono messo a pecora, nudo, con le palle leggermente rattrappite per via della brezza proveniente dalle porte spalancate (per lasciare i cani liberi di scorrazzare da casa al prato) a cercare questo dannato preservativo nei pantaloni…

quando…

… sento un pezzo di carne freddo e decisamente umidiccio, quasi bagnato, che affonda nelle mie chiappe, diretto senza esitazione alcuna verso il buco del mio culo, che raggiunge con semplicità e fermezza.

Il naso Pippo si fa largo più in profondità di quanto mi senta a mio agio a descrivere, e poi lo fa così in fretta che mi tiro su quasi offeso con una faccia tipo “ma come ti permetti”.

Non dico niente però. Neanche un fiato.

Prendo il cazzo di preservativo e mi sdraio a letto, pancia in su, per proteggere il mio buco del culo dal cane, e aspetto che la tipa esca dal bagno, sentendomi leggermente violato e chiedendomi più volte cosa cazzo ci faccio lì.

Poi sento dei rumori strani.

Guardo a destra.

Pippa sta allattando i cuccioli più piccoli. Tipo a mezzo metro dalla mia faccia. Siamo entrambi per terra. Io sul materasso, lei su un enorme cuscino. I cuccioli cucciano rumorosamente, si sbrodolano e le mordono i capezzoli. Lei, sdraiata, immobile, mi guarda.

La tipina esce dal bagno.

— SIANO LODATI TUTTI I SANTI DI TREPPALLE. Dai chiavala e andiamocene di qui.

— AH ADESSO NON SEI PIU’ L’ANIMALE ALPHA DI PRIMA EH.

— C’È UN LIMITE A TUTTO CHE È ‘STO TROIAIO.

Ci mettiamo a scopare senza preliminari, io perché voglio che la mia lingua tocchi meno cose possibili in quell’ambiente, lei perché boh, secondo me se la fa leccare da Pippo.

Durante la fornicazione la fanciulla rifiuta qualsiasi posizione frontale, richiedendo d’esser chiavata – ahahah – solo doggy style. Giuro, sembra uno scherzo, ma sono questi piccoli dettagli che hanno impedito al mio subconscio di elaborare pienamente il significato di quella notte, motivo per cui la sto scrivendo.

Pippo cerca di infilarsi nel letto in mezzo a noi due. Si prende una pedata in faccia.

Un altro dettaglio che non comprendo è come faccia lei ad uscire tutti i giorni da quel posto così bellina, simpatica, presentabile, truccata e tutto.

Vabbè. Vengo. Vado in bagno. Quando torno tre cani hanno preso il mio posto nel letto. Mi rivesto, le do un bacio e me ne vado.

In macchina accelero con i finestrini abbassati per soffiare via l’odore di bestia, di campagna e di sesso.

— Peccato. Era così bellina.

— Lascia fare.

— E poi era pure bisessuale.

— Lascia fare ho detto.

— Magari dovresti rivederla.

— No.

— Però alla fine te l’ha data.

— Yuppi.

— Non ti senti padrone del tuo destino?

— Senti, ho capito solo una cosa da tutta questa storia.

— Quale?

— Che il destino non è per forza una puttana.

— In che senso.

— Che forse è vero, perseverando puoi forzare la mano del destino. Ma non è detto che il destino agisca contro di te in maniera attivamente ostile. Non per forza la prima mano era sbagliata, o particolarmente stronza. Magari a volte il destino non agisce contro di te… e, se ti priva di qualcosa, lo fa nel tuo interesse. Il destino non è per forza una puttana e non va sempre combattuto, ecco.

— Sì, però… alla fine… anche lei te l’ha data.

— Vero.

Corro nella notte, con un sorrisetto sulle labbra, e forse il culo ancora un po’ umidiccio.

busta150

La Posta del Pene

Una mail al giorno, dal lunedì al venerdì, per allietare le tue pause al cesso.

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Psycho but Cute
Psycho but Cute
3 years ago

Finalmenteeeee mi mancaviiii

WDFIH?
WDFIH?
3 years ago

Ti si amaaaaaaaa

Figlio di rokitansky
Figlio di rokitansky
3 years ago

Si dice che Dio quando vuole punire una persona realizzi i suoi desideri. Questo è esattamente il caso.

Varenne
Varenne
3 years ago

Fanculo,, era anche ora!

Crucco
Crucco
3 years ago

Un gran rientro dopo una lunga assenza. Leggero e leggermente profondo (badalì) come ci garba a noi. Ora non risparire di nuovo però eh.

PdV
PdV
3 years ago
Reply to  Crucco

Se smetto di scrivere di nuovo potete assoldare un sicario per venirmi a tagliare le palle

Diahane
Diahane
3 years ago

Sentitissimo l’appello per chi si prende il cane al posto del figlio. Che cazzo.
Storia fantastica

Crucco
Crucco
3 years ago
Reply to  Diahane

Username checks out

Torrone
Torrone
3 years ago

Al sorrisetto ritardato sulle labbra post considerzione seria sul destino ho nuovamente capito perchè continuo ad aspettare E AD AMARE le storie di questo blog!

Last edited 3 years ago by Torrone
Brodino Vegetale
Brodino Vegetale
3 years ago

Bella storia, divertente immaginarti in quella situazione! Momento top il naso del cane in culo, che all’inizio sembrava fosse proprio il pene del cane 🤣🤣
P.S:
Ancora sono messo male dalla serata di ieri accidenti a te e quel cazzo di kraken che hai portato. Non lo voglio rivedere per almeno 3 mesi

Brodino Vegetale
Brodino Vegetale
3 years ago

Perché non ho più il mio nome dorato? -.- Sono stato surclassato? Complotto!

Brodino Vegetale
Brodino Vegetale
3 years ago

Ah, eccolo

FrangettaViolaStorta
FrangettaViolaStorta
3 years ago

Che buono il kraken però

ArturoQuasiEverDuro
ArturoQuasiEverDuro
3 years ago

PENSAVOGIUSTOOGGIMIAVESSIELIMINATODALLALISTA.

CapoHorny
CapoHorny
3 years ago

Come puoi tenere episodi simili nel cassetto PER ANNI?

Heygiulsrefrain
Heygiulsrefrain
3 years ago

Welcome back ♥️

Cane da tartufo
Cane da tartufo
3 years ago

Una delle più belle storie del cazzo! Così realistica che sembrava di sentire la puzza di cane bagnato! XD

Sticasti
Sticasti
3 years ago

Non ci potevo credere quando ho letto la notifica della mail, ormai ti davo per disperso! :-D
Bentornato Proprietario di Victor!

Last edited 3 years ago by Sticasti
PdV
PdV
3 years ago
Reply to  Sticasti

Grazie :)

Delicaterpillar
Delicaterpillar
3 years ago

Cominciavano a temere seriamente di essere stata bandita dalla Posta del Pene…che sensazione di smarrimento misto a “cosa ho fatto per meritare questo?”

Mi piace che hai scelto una storia leggera per ritornare…ce ne era bisogno

Cartizze
Cartizze
3 years ago

Sono contenta del tuo ritorno anche se devo dire che ho trovato il racconto, tranne le parti di Victor, un po’ forzato..
Come quei capitoli riempitivi per arrivare al gran finale di stagione, dove si ripescano vecchie sceneggiature e inevitabilmente manca un po’ il calore umano.
Un po’ come guardare il termosifone o un caminetto…
Entrambi fanno caldo.. Ma..

Cartizze
Cartizze
3 years ago

Certamente!!

Sai che non ho mai lesinato complimenti al tuo stile quando arriva prepotentemente senza mezze misure dritto ai nostri nervi scoperti

Ioasdasdasd
Ioasdasdasd
3 years ago

Porco Dio il tuo mestiere è scivere. Scrivi di piu testa di cazzo!

Lullabi Haze
Lullabi Haze
3 years ago

Sono molto contenta che di rileggerti! Daje zzì
(Madonna che palle i cani, che devi pure far finta che ti piacciono se no sembri una Disney Villain)

Last edited 3 years ago by Lullabi Haze
Umbertopone
Umbertopone
3 years ago

Mi sei mancato tanto…mi ero quasi dimenticato il piacere di leggerti.

Maestrina ex-bionda
Maestrina ex-bionda
3 years ago

Facile dare la colpa al destino, a volte certe occasioni si perdono perché si è fatta una cazzata o se ne sono fatte troppe

Scelkuncik
Scelkuncik
3 years ago

Una cosa decente di sto 2020 è che sia tornata una storia per noi.
E comunque… A “ No, me ne devo andare!”
Sono caduta dal letto!

IAmTooOldForThisShit
IAmTooOldForThisShit
3 years ago

ben tornato PDV. Ci voleva una storiella del cazzo, ci voleva proprio!

Doggy Rimjob
Doggy Rimjob
3 years ago

Merda, pensavo di esser stato bannato dalla mailing list. Bel ritorno!

Clavicembalo
Clavicembalo
3 years ago

Cazzo se mi sei mancato! Daje che si ricomincia! :D

PassaZeta
PassaZeta
3 years ago

Sembro pervertit* se dico che a me una leccata del cane avrebbe fatto godere?

Dhampir
Dhampir
3 years ago

Cazzarola coincide troppo con una tipa che conosco: i cani, il letto su pallet, il fatto che si sia trasferita, il presentarsi carina nascondendo l’anima da centro sociale.
Non so se essere preoccupato del fatto che ne possa esistere più di una così.

Penepane
Penepane
3 years ago

Era la prima volta che leggevo una storia del cazzo, fantastica!

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Spargi il seme di Victor!
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Oh, ho trovato questa cosa da farti leggere: Un cane lupo nel culo! Questo è il link: https://storiedelcazzo.com/un-cane-nel-culo/