Storie del Cazzo

Il sito ufficiale della Chiesa di Victor

La mappa della Figa

Rappresentazione visiva dei viaggi di Victor dal 2014 al 2019

Legenda:
Victor rosa: paese frequentato
Victor grigio: paese visitato senza particolari soddisfazioni
Teschio: paese visitato per errore, non capiterà più 
Vitamina C: paese che richiede condom in ferro battuto
Stellina argento: spogliarellista (calciatore per le Victorine? Boh)
Stellina dorata: escort, non a pagamento ovviamente.

La maggior parte dei viaggi di Victor si trova sul blog, ma non tutta. Alcuni sono narrati solo in Veni Vidi Victor; le stelline in Veni Vidi Victor 2 (in fase di scrittura). Altre rimarranno private.

È difficile che un uomo non sappia con quante donne ha scopato.

Ognuno ha il suo metodo per tenere il conto: alcuni prendono annotazioni su bloc notes segreti, i più tecnologici sui fogli excel. I più romantici tengono i conti a mente e li ripassano spesso per non dimenticare.

“Chi non lo sa sta mentendo!”, questa è la regola.

Beh… io non lo so.

Non con precisione, almeno.
So per certo di essere andato a letto con più di ottanta donne, perché ho raccontato 80 storie sul blog.

Quindi posso supporre di essere andato a letto più o meno con 130-140 donne, se faccio una proporzione, a spanne, fra le storie che ho scritto e quelle che ho vissuto.

Ma non ho un numero preciso e non m’importa.

Perché negli anni in cui rispondere anche solo “TRE” ti elevava subito a livello Zeus-del-Sesso, io davo sempre la stessa risposta.

«Te quante te ne sei scopate?»
«Una.»

Una.
Sbrìnci.

La ragazza che mi ero scelto.

Con una media di due volte al giorno dalla 2ª alla 5ª liceo (aveva una dependance tutta sua non sorvegliata dai genitori, un paradiso per adolescenti arrapati).

A 20 anni avevo scopato più di tutti, ma l’unità di misura della fallometria liceale non mi riconosceva meriti particolari.

In quel periodo ho capito che affidare agli altri la misura della propria autostima è una cosa abbastanza stupida. Quindi ho iniziato a misurare la mia virilità s’una scala tutta mia.

E non ho mai imparato a tenere i conti.

Poi però, diversi anni dopo, durante una cena a casa, è partito questo scambio da premi Nobel fra me e Coinquì:

«Oh, il muro sopra il tavolo è vuoto, fa cagare.»

«Dovremmo metterci un quadro o qualcosa.»

«Perché non una mappa del mondo? Mi sono sempre piaciute le mappe!», dice Coinquì.

«Vabbè ma è inutile. No aspetta… E se ci mettessimo gli spilli per ogni straniera che ci chiaviamo?»

«Cazzo si! Col sughero dietro e due colori diversi per le mie e le tue.»

«Ahahaa facciamo il Risiko della Figa!»

«Ahahahah ci sto! Io sono già in vantaggio, mi sono scopato la canadese e le due colombiane.»

«Merda!»

In quel momento ho capito.

Non avevo mai tenuto il conto delle donne che mi ero portato a letto, ma in realtà avevo continuato a “contare” qualcosa, perché sapevo esattamente da dove venivano tutte le ragazze con cui avevo scopato.

La Spagnola… La Francesina… La Russa…. Tutte me le ricordavo, in modo cristallino!

Così è nata la Mappa della Figa, qui riproposta.

Mi ricorda tutti i racconti magnifici di paesi mai visti che ho ascoltato nell’intimità delle lenzuola, perché ogni ragazza porta con sé, oltre al suo carattere, anche qualcosa della sua terra.

Al mio pene non piace la matematica.
Però ama viaggiare.