Giugno
Lei è la ragazza dell’acqua.
Come si evince da questo screenshot, è entrata fin da subito nelle grazie di Victor e, forse anche per questo motivo, il nostro rapporto è iniziato in modo piuttosto idiota.
Io, al secondo appuntamento, l’ho riportata per sbaglio nello stesso locale del primo, perché mi ero scordato che c’eravamo già stati insieme.
Lei, la notte successiva, mi ha mandato un messaggio vocale in cui raccontava una cosa su di sé in terza persona ‘sbagliando’ il suo stesso nome.
Insomma, di due non se ne faceva uno.
Ancora non sapeva niente del blog, quindi decido di darle la rivista durante l’appuntamento successivo, per capire se era solo stata una bella scopata o se potevamo continuare a vederci.
Ecco la sua risposta:
“Mi è piaciuto tutto di quello che ho letto. Tutto molto leggero, divertente ed onesto…troppo onesto. E’ tutto ciò che una ragazza romantica e sognatrice dovrebbe leggere per capire come vanno in realtà le cose nella testa di un uomo. Avrei preferito che fossi onesto anche nell’approccio con le donne (me) ma se una strategia funziona così bene, nemmeno io la cambierei. Bravo! Bukowski sarebbe fiero di te. Ora però mi sono resa conto che io so troppo di te e tu sai zero di me….effettivamente, perchè mai dovresti interessarti della vita di tutte le ragazze con cui esci? sarebbe veramente pesante. Opinione spassionata della ragazza n° 33028320840. Però ti dico che se non mi fai squirtare mi incazzo.”
Era la seconda.
Un giorno l’ho portata al mare. Eravamo in acqua, dove non si tocca, e le ho detto che volevo una relazione aperta con lei e un’altra. Mi ha risposto che poteva anche farci un pensierino, alle relazioni aperte. Magari con me e un Sudafricano.
– Eh eh eh, questa qui ti fa il culo!
– Piace anche a me.
Sembra che non le importi se esco con altre. Sembra quasi che mi accetti.
Intanto esce più di me.
Beve più di me.
Posa per me.
E’ composta al 30% di capelli
Unico difetto? Se la tira. Madonna quanto se la tira! Ogni volta che le chiedo di uscire mi sembra di dover trovare un buco nell’agenda di Hillary Clinton.
Agosto
Un giorno ero in un hangar di elicotteri con Dima e le scrivo un messaggino:
“Pdv chiama Hillary. Fkzzzz. Mi ricevi? Sto per decollare. Libera la terrazza. Atterraggio previsto per le 20. Passo.”
“Pdv, ti ricevo. kkkkkhh. Non ci sono piste di atterraggio a qui. kkkkh. Cambia rotta. Passo e chiudo.”
“Ah… Allora dovrò tornare indietro a casa mia, peccato. Se sei libera e hai un trampolino però passo davanti alla tua finestra così salti dentro.”
“Una bellissima giovane libera di sabato? Utopia. Senti la mia mancanza?”
“Sabato is overrated, comunque sì, volevo proporti una serata vagamente romantica, ma sarà per un’altra volta.”
“Stavo proprio per farti notare che non flirtiamo più… Un po’ come le coppie che ti spaventano tanto.”
“Beh, mi avevi detto che giovedì e venerdì non c’eri, stavo aspettando il momento giusto.”
“Allora aspetto un’occasione per essere corteggiata di nuovo.”
– Mmmmm quanto mi fanno girare i coglioni ‘sti messaggi. Ma perché se la tira così tanto?
– Dai non lo vedi che sta giocando?
“Quando hai una sera libera?”
“Ti farò sapere????”
– Minchia che palle. Se continua così la mando affanculo.
– Sì certo. Du’ volte!
“Ora ti blocco!”
“Potrei scoprirlo solo nel tentativo di contattarti.”
– Non l’ha detto davvero.
– Ahahaahah questa qui ti mangia in testa! Sì che l’ha fatto!
– No no no.
– Ahahahahahah!
– Non so cosa rispondere…
– Stai calmo. Rispondile “1 – 0 per te. Il rematch lo facciamo domani sera alle 20:00 al ristorante.”
Non riesco a smettere di rileggere quel messaggio. I suoni intorno a me si fanno quieti e l’aria si fa densa, come una mano che scende in fondo allo stomaco per ripescare qualcosa di amaro e portarmelo in gola.
La blocco.
– PORCA PUTTANA CHE CAZZO FAI?
– VAFFANCULO! Non esiste che dopo tre mesi che usciamo siamo ancora al punto zero e questa continua a fare ‘sti giochetti di merda, sempre in tono di sfida come se dovessi stare ancora lì a provarci da capo ogni santa volta. Quindi vaffanculo te e le tue rispostine della minchia che servono solo a racimolare scopate superficiali che ormai stanno tutte sfumando l’una con l’altra nella memoria e mi lasciano solo il ricordo di tutti i comportamenti di merda, le cose poco sincere e i messaggi schifi tipo questo.
– Ma dio bono ti pare il modo di reagire ma che cazzo è ‘sta roba ti vuoi ripigliare?
Controllo per tre volte di averla bloccata per bene e lancio il telefono fortissimo contro il cuscino. Mentre stendo il braccio, sento l’impulso di lasciar andare la fonte delle nostre incomprensioni contro il muro. Immagino un’esplosione di vetro, plastica e circuiti verdi. Ma non ho le palle, o non sono abbastanza stupido per farlo.
Passa 1 giorno
assano 2 giorni
ssano 3 giorni
sano 4 giorni
ano 5 giorni
no 6 giorni
o 7 giorni
8 giorni
g
i
o
r
n
i
“Sono una donna, non femminista. Di solito sono gli uomini ad avere il piacere di corteggiarmi. Hai scelto il modo peggiore per chiudere. Di solito due adulti comunicano.”
Ma porca puttana!
“Relazione? Sei tu che l’hai buttata sul superficiale. Non mi hai dato nemmeno l’occasione di aprirmi ed interessarmi a te che mi avevi già sbarrato la strada. Volevi che fossi come quella “tipine” che competono tra loro per averti? Non è così difficile capire che non sono quel tipo.”
“Tutto è superficiale finché non viene approfondito. E’ vero che ci sono un sacco di donne che vogliono uscire con me, ma mica le porto fuori al mare e ci passo le giornate. Figurati se poi posso accettare di bermi cazzate come “potrei scoprirlo solo nel tentativo di contattarti” e chi sei, la madonna?”
“Il senso dell’umorismo non è mai stato francese. Quindi per una risposta infelice sono stata bandita dalla lista dei tuoi contatti come se fossi l’ultima merda del mondo?”
– No. La risposta è no. Lo sai che hai esagerato. Dopo tre mesi lei ancora non aveva iniziato a sbavarti dietro, come le altre, e continuava a tenerti sulle spine, facendoti capire senza mezzi termini che non potevi darla mai per scontata, e tu hai rosicato come una scimmia con una banana in culo.
– Anche se fosse, ormai è finita. Non si sblocca una ragazza che hai bloccato. Qualsiasi cosa faccia da quel momento in poi sarà solo per vendetta e per avere l’ultima parola. Me l’ha insegnato il Pianista.
Settembre
Sono al Jazz Club.
Ho appuntamento con una tipa. Dentro non c’è linea, quindi giochiamo a nascondino.
Ad un certo punto la vedo. Non la tipa con cui avevo appuntamento. La ragazza dell’acqua.
– Merda. C’è Hillary.
– Yeeeeeeeeee!
– No, stai calmo, stai calmo!
– Fottiti!
È con un’amica. Stanno ballando.
Due ragazzi al tavolo si alzano e ci vanno a provare.
Vado.
Ora siamo in cinque, di cui tre non hanno idea di cosa stia accadendo.
«Ciao.»
«Ciao.»
«Piacere.»
«Vieni con me. Scusate ragazzi, la devo rapire un secondo.»
Usciamo fuori e camminiamo tenendoci a distanza, con quell’incedere particolare delle persone che avevano significato qualcosa l’uno per l’altra, ma che poi avevano deciso di passare un colpo di spugna e ripartire da zero, solo per poi ritrovarsi catapultati nel passato da un incontro fortuito in un bar. Lei s’incazza, l’abbraccio, mi insulta, le do un bacio sulla guancia, mi tira un pugno sulla spalla, mi spiego, mi chiede se l’ho sbloccata – non l’ho sbloccata – mi dice che sono il peggior stronzo con cui sia mai uscita, nonché il primo che si sia mai permesso di bloccarla e che mi odierà per sempre, tengo la bocca accanto al suo orecchio mentre la sua fronte mi sfiora il collo.
Ottobre
Ricominciamo a vederci.
Mi presenta ai suoi coinquilini.
Dormo da lei.
Mi prepara la colazione.
La invito a conoscere i miei amici.
Non viene.
La invito a fare un viaggio.
Rifiuta.
Le chiedo di cucinarmi la feijoada.
Si oppone e mi dice di portarla a cena fuori.
Vorrebbe essere viziata, assecondata in tutto e per tutto, ovviamente senza ricambiare. Ogni volta che faccio qualcosa che non le va a genio – ovvero circa due volte al giorno – mi minaccia in modo passivo-aggressivo con frasi tipo: “Ok ok, allora se le cose stanno così va bene ma non mi vedrai per un saaaaaacco di tempo.” con quel tono di voce che ancora non riesco a capire quanto abbia di ironico e quanto di vero. Nel dubbio, le dico che è proprio una pigna in culo.
Un giorno finiamo a parlare di Goliardia. Mi viene in mente di girare il suo contatto a Brodino Vegetale per coinvolgerla in una serata. Si mandano a fanculo tempo 2 secondi. Il giorno dopo lei mi dice che non lo conosce, ma così, a sensazione, se lo vorrebbe scopare. Poi s’incazza perché esco con le altre. Poi viene da me a scopare. Poi dice che le sembro triste.
È cambiato tutto rispetto all’inizio. Sembra la pallina di un flipper che rimbalza fra mille emozioni diverse, poche delle quali sono felici.
Alla fine viene fuori la verità: è da un po’ che esce solo con me eccetera.
– Oh, Dio Hefner, dimmi: riuscirò mai ad realizzare il mio sogno di avere una coppia di fidanzate bisessuali, poliamorose e felici?
– Senti, intanto che ti risponde, vedi di sistemare le cose con lei e di non perderla un’altra volta che è fica!
Le parlo.
«Senti io non voglio fare come le coppie che prendono i cani.
Hai presente quelle coppie che vanno veramente di merda e anziché lasciarsi prendono un cane, sperando che l’amore per la bestiola ripari anche i sentimenti che provano l’uno per l’altra? Poi ovviamente si lasciano e gli rimane ‘sto cazzo di cane, di cui nessuno dei due ha più voglia di occuparsi, da portare a spasso.
O anche quelli che non trombano più però si sposano lo stesso, sperando che il rito magicamente risolva tutti i problemi – e poi invece va a finire che divorziano dopo due mesi?
Io non voglio fare un passo in avanti con te, non voglio prendere un cane e non voglio che ci diamo l’esclusiva se non ti vado bene come sono, come mi hai trovato. Se mi vuoi cambiare, fare un passo in avanti servirà solo a farci lasciare male.»
La ragazza dell’acqua ascolta.
Si prende il suo tempo.
Mi risponde.
Dice un sacco di cose.
Dice che sono il primo dopo un anno con cui avrebbe voglia di aprirsi ma che questa pagliacciata del blog glielo impedisce completamente.
Dice che io ho questa cosa che la nostra non è una trombamicizia, ma non è neanche una vera relazione, non si sa che cazzo è, e la cosa non le sta bene.
– Ma perché, perché diavolo le donne hanno per forza bisogno di dare delle definizioni alle relazioni? Cazzo si rovinano la vita di continuo.
– Prova a regalarle un dizionario!
– Ti taglio il prepuzio.
– Ok allora è perché hanno paura. Hanno paura di tutto e non sono emotivamente autosufficienti. Tu devi erogare certezze, soldi e orgasmi. Contento?
– l problema è che nemmeno i maschi sono autosufficienti. Ci sono parti di un uomo che non si ricaricano col testosterone.
Io in tre anni di sesso occasionale ho svuotato il mio spirito, come si svuota un secchio col contagocce, e questo è un grosso problema perché sono un uomo e sono fottuto e in qualcosa devo credere.
Beati quelli che riescono a credere solo in se stessi e a vivere una vita leggera e senza dipendenze. Io mi sento troppo vuoto per credere in qualcosa che dovrebbe stare solo dentro di me.
– Cazzo…
– Sì, dimmi.
– Mi hai portato un pelo fuori rotta rispetto al piano originale.
– E quindi?
– Devo andare alla ricerca di una donna per cui abbandonare tutto questo.
Come spesso succede quando si parla dei propri sentimenti, dopo un sacco di cose che erano tutte vere ma non erano esattamente quelle che mi voleva dire, la ragazza dell’acqua riesce a condensare in un proiettile di cinque parole il suo pensiero più puro.
«Io non sono felice così.»
La guardo negli occhi e le dico una cosa che non so nemmeno io che cosa significhi.
«Questa decisione non te la lascio prendere. Non ti lascio andare via, non ti faccio fare quello che ti pare.»
«Beh, se tu lo facessi, saresti veramente uno stronzo.»
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Ma c’è di nuovo il commento libero?
Cioè, tutta quella manfrina della login etc…
Della sicurezza e degli account rubati che neanche WikiLeaks…
Vabbè, niente, se può tirarti su il morale, anche la relazione con “coppia di fidanzate bisessuali, poliamorose e felici” ha i suoi pericoli.
E’ matematico che finisce che hanno il ciclo sincronizzato.
Eppoi son tutti cazzi tuoi…
Sì sì, commenti liberi a cazzo di cane. Ho trovato un altro modo per proteggere il blog. Ho dovuto farlo perché la gente aveva scritto password così idiote che non se le ricordava più e non riusciva a commentare xD
Questa decisione non te la lascio prendere nemmeno io!
Rimani e verrai viziata di croissant ai frutti di bosco e marmellata.
A me potrebbe anche dire di no, ma non riuscirà mai a resistere ai tuoi croissants.
Quando imparerai a scivolare leggero su questi amminchiamenti delle tipine?
La verità è che ci si riesce solo a tratti discontinui, perché quelle più interessanti sono sfuggenti, o viceversa le più sfuggenti sono più interessanti, o magari è tutto alla cazzo e non ne verremo mai fuori.
È tutto alla cazzo e il modo giusto di guardare le cose lo troveremo tipo a 70 anni quando ormai non ci servirà più a nulla se non ad ammorbare dei nipoti che saranno nella fase in cui siamo noi adesso. Cioè io. Tu sei saggio.
Solo un po’ più vecchio e comunque con i Victor degli altri si è sempre più saggi!
Era un pò che aspettavo una storia su di lei, finalmente è arrivata!
La signorina oltre a leggere commenta anche?
Dubito fortemente che commenterà
Questa mattina avevo un bisogno e questo bisogno erano le precise parole di conclusione di questo pezzo.
Anche io ieri sera ho detto alla persona che sta con me da 4 anni che così non sono felice (convivenza more uxorio, sentirsi sbagliati se si desidera qualcosa di diverso, impulso costante di voler cambiare la propria vita, castrazione spirituale etc.)
Ho ricevuto un “Fai come ti senti, devi prima di tutto essere felice tu: del resto sei stupenda ed io un’altra così bella, brillante, buona, interessante ed attiva non la troverò mai, ma ok. Se vuoi andare vai”.
Mi sto scervellando da ore e forse mi sono appena accorta che ci vogliamo bene, ma se qualcuno vuole qualcosa di più col cazzo che ti lascia andare via senza aver prima sudato il sangue di cristo.
Almeno io farei così.
Ps: prima volta che commento, lo pseudonimo è più vero del mio nome, la mail la metto vera perché non capisco se quell’invito a metterla fasulla sia ironico o meno, e nel dubbio eccomi qui.
Dovresti rendere grazie a qualunque tipo di deo se lui desidera la tua felicità e ti dice “tranquilla fai quello che devi fare, io sarò sempre qui”. Ma capisco anche che questa libertà ti turbi. È un uomo, non puoi pretendere che riesca a fare due cose contemporaneamente: darti corda e tirarla nel momento opportuno…
Vuole la tua felicità prima della sua.
Personalmente credo sia la più bella forma di amore.
Anche perché se sei libera e scegli di stare con lui è un conto, se lui ti forza è un altro.
Io ho un rapporto così, libero e torno sempre da lui.
Grande BumBum
«Per combattere il pragmatismo e l’orribile tendenza al conseguimento di fini utili, mio cugino il più vecchio sostiene che il metodo più acconcio sia quello di strapparsi un bel capello dal capo, fargli un nodo nel mezzo e lasciarlo cadere dolcemente nel buco del lavandino. Se questo capello resta impigliato nella retina che di norma si trova nei suddetti buchi, basterà aprire un po’ il rubinetto e lo si perderà di vista.
Senza por tempo in mezzo si inizi all’istante l’operazione di recupero del capello. La prima operazione si riduce a smontare il sifone del lavandino per vedere se il capello è rimasto agganciato a una delle rugosità del tubo. Se non lo si trova, si deve mettere a nudo il tratto di tubo che va dal sifone alla tubatura di scolo principale. E certo che in questo tratto appariranno molti capelli, e si dovrà far appello all’aiuto di tutta la famiglia per riuscire a esaminarli uno ad uno, in cerca del nodo. Se non si trovasse, si dovrà affrontare l’interessante problema di rompere le tubature fino al pianterreno, cosa che comporta uno sforzo ancor più grande perché per ben otto o dieci anni bisognerà lavorare in qualche ministero o azienda privata allo scopo di racimolare il denaro necessario all’acquisto dei quattro alloggi situati sotto quello di mio cugino il più vecchio, tutto ciò con l’enorme svantaggio, durante gli otto o dieci anni di lavoro, di non poter evitare la penosa sensazione che il capello non si trovi più nelle tubature e che solo grazie a un remoto caso fortuito sia rimasto impigliato in una protuberanza arrugginita del tubo.
Verrà il giorno in cui potremo rompere tutti i tubi degli alloggi, e per mesi e mesi vivremo fra bacinelle e altri recipienti pieni di capelli bagnati, e anche fra assistenti e mendicanti che pagheremo lautamente affinché cerchino, separino, classifichino e ci sottopongano i capelli atti a raggiungere la desiderata certezza. Non comparendo il capello, entreremo in una tappa assai più incerta e complicata, perché il tratto seguente ci condurrà alle fognature principali della città. Dopo aver comperato abiti speciali, impareremo a infilarci nei tombini a notte inoltrata, armati di una torcia potente e di una maschera d’ossigeno, ed esploreremo le gallerie secondarie e quelle principali, aiutati, se sarà possibile, da uomini della mala con i quali saremo entrati in contatto e ai quali dovremo dare gran parte del denaro guadagnato di giorno nel ministero o nell’azienda privata.
Molto spesso avremo l’impressione di essere arrivati alla fine, perché troveremo (o ci porteranno) capelli simili a quello che cerchiamo; ma siccome non si sa di nessun capello con un nodo in mezzo senza intervento della mano umana, finiremo quasi sempre col giungere alla dimostrazione che il nodo in questione è un semplice ingrossamento del calibro del capello (sebbene non si abbia nessuna notizia di alcun caso simile) o un deposito di qualche silicato o ossido qualsiasi prodotto dalla lunga permanenza a contatto con una superficie umida. È probabile dunque che ci inoltreremo nei diversi rami delle tubature secondarie e principali, fino ad arrivare in quel luogo ove nessuno si deciderà a penetrare: la cloaca massima che va a sfociare nel fiume, confluenza torrentizia dei detriti nella quale nessuna quantità di denaro, nessuna imbarcazione, nessuna specie di corruzione ci aiuterà a continuare le ricerche.
Ma prima, magari molto prima, per esempio a pochi centimetri dal buco del lavandino, all’altezza dell’alloggio del secondo piano, o nella prima tubatura sotterranea, ci può capitare di rinvenire il capello. È sufficiente pensare alla gioia che questo ci procurerebbe, allo sbigottito calcolo degli sforzi evitati grazie alla fortuna, per giustificare, per scegliere, per esigere sul piano pratico un esercizio che ogni maestro coscienzioso dovrebbe consigliare ai propri alunni fin dalla più tenera infanzia, invece di rompergli l’anima con la regola del tre composto o le tristezze di Caporetto.»
Ti amo
È geniale. Chi l’ha scritto?
Cortázar, Storie di cronopios e di famas
Che bello vedere che anche le tue donne hanno un po’ di cellulite ihih
oddio…dove l’hai vista?!?!?!
Ma dove la vedi la cellulite? Io vedo solo capelli e tette
Ahahahah. Donne.
Ao io l’ho vista, che poi non mi pare questo il problema.
Ho notato che noi commentatori siamo un po’ troppo scassazebedei. Fossi in te chiuderei i commenti stile Ventennio. Notare bene che ho detto NOI. Ihih
hihihi
Non so se sia per la foto, per il suo modo di tenerti testa o il tuo di descriverla, ma mi sono innamorata della ragazza dell’acqua.
Me ne sono innamorato io solo leggendola, figurati tu.
Pdv! La pic introduttiva mi ricorda qualcosa ;)
( non c’entra un cazzo lo so…ma ultimamente sto leggendo davvero troppi commenti simil seri. Mi hanno sfiancata )
Dubbio amletico:
Ma la ragazza del Jazz Club l’hai lasciata a cercarti?
Ehhh, le ho scritto un messaggio ma non c’era rete lì sotto, quindi l’ha letto dopo un po’
Questa storia mi ha lasciato l’amaro in bocca, mi sono davvero immedesimata nella Ragazza dell’Acqua. Come tutti, vuole solo essere felice
Una strappa storia lacrime!
Ok, seriamente, una storia che ha lasciato anche a me l’amaro in bocca.
C’è una frase che però mi ha ricordato un consiglio illuminante ricevuto quest’estate da un “santone” nel deserto.
“Dice che io ho questa cosa che la nostra non è una trombamicizia, ma non è neanche una vera relazione, non si sa che cazzo è, e la cosa non le sta bene.
– Ma perché, perché diavolo le donne hanno per forza bisogno di dare delle definizioni alle relazioni?”
Il punto è che non esistono relazioni.
L’entità “relazione”, è del tutto astratta, inesistente.
Esiste solo il “mi relaziono con te in un determinato modo”.
Good work! Mi sembra di stare leggendo “Donne 2.0”, manca l’alcol e poi siamo a posto.
(Non prendertela se te lo dico, è solo un consiglio, però non stare a dire che ci sono infinite ragazze che ti chiedono di uscire, che anche se è vero fai la figura di quello che va in giro a informare le tipe degli zeri nel suo stipendio).
Eh già, capita che in una storia di 5 mesi, per quanto superficiale, i sentimenti si evolvono e maturano. Il problema principale non è definire il tipo di relazione ma capire se è soddisfacente per entrambe le parti. E’ evidente che non è così. Per ora i croissant ai frutti di bosco mi sembrano un ottimo compromesso per rimanere e riempirmi di cellulite.
Non dimenticare la marmellata.
Ha risposto. HA RISPOSTO?!? !!!
Scappa da questo sfigato più veloce della luce!
Belín, la feijoada?!
Ci vuole una giornata piena a cucinarla, di più se ci metti anche l’ammollo dei fagioli..
Ci credo che non te la fa!
Ho provato a spiegarglielo…
Se fossi in Pd1F , gli preparerei quella vegana ( http://jornadavegana.com/receita-de-feijoada-vegana-completa/ ) .
E poi gli scatterei una foto con SdC in mano con scritto “l’ho convertito al veganesimo,dite addio alle vostre SdC”
Quello che tu vuoi è bellissimo ma improbabile. E il mondo è pieno di donne che mentono a se stesse, autoconvincendosi di essere talmente libere mentalmente da poter accettare – ed anzi, esserne felici – una relazione in cui si fa solo quello di cui si ha voglia, quando se ne ha voglia e con chi se ne ha voglia. Senza etichette, definizioni o altri cazzi inutili. Ma non è MAI cosi.
Posso garantirti che funziona in questo modo anche al contrario: gli uomini fanno finta di accettare sta cosa, ne parlano con gli amici che, normalmente, cominciano ad adularli e ad essere super invidiosi di questa perfetta forma di relazione. E poi, tempo massimo due mesi, iniziano con “ma tu proprio non sei gelosa?”, “ma non lo saresti nemmeno se uscissi con la tua amica?”, “ma trombi anche con altri perché io non ti basto?”,”ma tra tutti quelli con cui trombi io sono il migliore, vero?” e via dicendo…potrei scrivere un libro su tutte le frasi needy e sfigate che scaturiscono da queste situazioni.
La verità è che le relazioni così hanno davvero un tempo massimo di 2 mesi. Quindi Amen, mi compro un gatto e via!
Poi la gente si sorprende quando dico che stai diventando sempre più gay…
Ti fai trattare così da una ragazzina viziata che non riesci a mettere a cuccia (si è un commento molto maschilista ma sticazzi, e lo dice uno che quando va a giro con la propria ragazza è qualcuno chiede cosa facciano dopo, invita quest’ultimo a chiedere al “boss” segnalando lei heheh)
Ragazze come la tipa dell’acqua trattano gli uomini cosi proprio perché quest’ultimi glielo permettono, appena si beccano davanti uno che le tratta esattamente come loro trattano gli “uomini tappetino/cagnolino” perdono completamente la testa
Vediamoci in settimana FAVA hahaha
P.S: Venerdi 17, soffri frocio!
Volevo solo vantarmi di essere una delle due fidanzate bisessuali, felici, con la cellulite di un esemplare di maschio umano molto fortunato.
Non demordere PdV.
Ma perché non cominci a frequentare l’ambiente poliamoroso, invece di insistere con donne monogame?
Stesso consiglio che volevo dargli anch’io
E dove stanno di preciso?
Cerca poliamore a firenze e vedi cosa salta fuori. Anche su Facebook ci sono diversi gruppi, organizzano eventi…
Io dopo aver ricevuto la tua rivista ti avrei risposto “Ottimo, mi stai dicendo che non ti innamorerai mai di me. Che non mi dirai mai che per te sono speciale. Che non ti aprirai mai completamente a me. Che non sarai mai mio. Che hai bisogno di tenere uno spazio tra te e il mio cuore. Che hai bisogno della certezza di potermi perdere da un momento all’altro perché soffrire, arrivare vicino alla morte, è qualcosa che è troppo da poter pensare e sopportare. Che non mi guarderai mai un giorno e mi dirai che hai voglia di vivere con me. Di avere dei figli con me. Di svegliarti alla mattina guardandomi negli occhi. Di dirmi che mi vuoi sposare. Che vuoi mostrare a tutti quanto sono unica e speciale per te. Insomma… mi stai dicendo che con te sarò sempre infelice. Grazie per la scopata. E’ stata apprezzabile.”
Tutto il resto è solo una palla di neve che cade giù dalla montagna.. finché diventa una valanga.
Sono confusa.
ciao PdV, scusa l’OT ma mi sono perso le parti 1 e 2 della “ricerca di fidanzata”, come faccio a ripescarle?
Sono irripescabili!
Erano finite nello spam e me ne sono accorto troppo tardi… shame on me!
Guarda che è bello innamorarsi eh! E non fa nemmeno tanta paura ;-)
Quando parli di amore e sesso in termini di dipendenza. Quando scrivi che potresti liberartene se solo riuscissi ad essere tu la sola tua fonte di felicità . Perché dare ai rapporti una connotazione tanto negativa? si tratta di bisogni, non di dipendenze e il confine sta nel fatto che una prescinde debolezza e spirito fiacco. Non esiste nessuno che riesca a stare chiuso in sé, trovare gioia solo in sé. Chi ti dice che c’è riuscito sta mentendo, gonfiando il petto come fanno i galli. Siamo animali sociali, questa società ci ha imposto la coppia secoli fa e quindi si, la monogamia è una regola preconfezionata per gli scemi. Ma se oltre questo ci fosse dell’altro, se invece di sbraitare come cavalli imbizzarriti di fronte alle “regole” provassimo a piegarci a loro? Magari è davvero l’unico modo, magari la ricerca di una persona si riduce sul serio solo a come vai a dormire la notte sapendo che c’è. Magari questo è quello che ti salva da una quantità innumerevole di passaggi inutili e dannosi a te stesso. Dirai, sono pensieri da codardi: ma in realtà è il delinearsi di un’altra strada. Chi è davvero ribelle di solito lo è fino a rovinarsi, e il voler percorrere la via meno battuta va bene, ma fin quando lo spirito rimane più o meno integro. Tutto quello che viene dopo è stupidità e mai insegnamento. La ricerca strenua di una persona per la quale valga la pena fermarsi è persa in partenza. Sai se è valsa la pena fermarsi solo una volta che sei dentro per metà, non prima, mai prima. Ci hai fatto caso? La maggior parte delle volte in cui si intuisce a pelle una corrispondenza di menti va a finire peggio del solito. Almeno, per me è stato così. Dell’aspettativa rimane il sapore rancido e basta. Ma soprattutto mi chiedo: chi cazzo crediamo di essere per rifiutare di essere cambiati da una persona? Mi cambia un libro, mi cambia un viaggio, mi cambia una parola, perché una persona non dovrebbe poterlo o volerlo fare. Non parlo di snaturare, parlo di una cosa tanto pratica quanto banale, ovvero: non sono felice così. Risposta: vediamo se riesco a far sì che tu lo sia. Basta. Semplice quanto impraticabile, perché significa rinuncia. Ma rinuncia a che? Non arriverà mai il momento in cui smetterò di voler fare sesso con altre persone. Mai. La curiosità di conoscere altro ancora meno probabile, ci sono nata così. Ma quando c’è la felicità di un’altra persona nel mezzo, e se ami è anche la tua (banale, banale, banale, concordo) la tua scelta è già fatta. La rinuncia all’espressione di te in tutte le tue forme e manifestazioni ti pesa, d’accordo. La notizia è che pesa a tutti, dall’alba dei tempi. Pesa ai padri, pesa ai figli, pesa ai lavoratori, pesa ai politici, pesa a chiunque si sia ficcato dentro ad un ruolo ed abbia un minimo di responsabilità su un altro essere. Dire “io sono così, anche se non ti va bene sono così” è una forma sublimata di egoismo e di vigliaccheria. Abbiamo incoronato, in nome della tanto decantata liberà interiore, qualsiasi capriccio del corpo o della mente a imperatori del nostro carattere, abbiamo creduto che siano loro a definirci. Secondo me esistono entrambe le felicità, entrambe le soddisfazioni: quelle istantanee e quelle profonde, radicate e lente e credo che la maggior parte delle persone scelgano le seconde per non impazzire o frantumarsi. E comunque mi pare un buon motivo. Questo è quello che ho capito adesso, domani cambierò idea e ieri la pensavo come te. La vita procede per tentativi, molto goffi e insensati a volte, e questo è il mio di dirti una cosa: datti pace. C’è un giudizio spietato su chiunque qui dentro, ma soprattutto su di te. E’ umano sbagliare, è umano non capire. Ogni tanto si deve prendere fiato, essere indulgenti. Non volevo insegnare nulla credimi, ma ci ho tanto ragionato e ci ragiono ancora su queste cose, e scrivendole le dico anche a me.
La verità é che ti stai rendendo conto che la tua personalità comincia a crearti problemi. Che quello che hai fatto per tre anni ha una scadenza: quando ti capita una Hillary la tua carriera potrebbe essere finita. Ringraziamo questa donna.
Sono nuova da queste parti ma ho già sostituito la lettura di Sade con buona parte delle Storie.
Un consiglio non richiesto? Se una cosa non la senti giusta scappa, se però in realtà quella cosa ti spaventa buttatici a pesce!
Perchè sono venuto a conoscenza di sta roba solo oggi? :(
Come l’hai scoperto?
Questo però aveva qualcosa di Fabio Volo.
Io sono bisessuale e poliamorosa ma agli uomini di solito non sta mai bene. Credo che in fondo non starebbe bene neanche a te. Ma almeno esisto.
Mettimi alla prova