Salvato in calcio d’angolo – Decamerone Cazzone ep. 17

sole13-copia

By Brodino Vegetale

Giorno 3.

Mi sveglio con Mike Olfield che suona Tubular Bells nella mia testa con una mazza da baseball. Sono le 15 e, se non fosse per com’è finita la serata, mi starei amaramente pentendo di aver bevuto, mischiato e ribevuto.

Mi scrive Tranquilla Giancarla. Deve darmi delle fiale che uso come integratori per la mia dieta e prendere alcune cose che aveva lasciato da me. Le dico che sarò a casa, può venire quando vuole.

Arriva verso le 16.30.

Visto il nostro trascorso c’è una tensione sessuale che si taglia con il coltello. Finiamo con baciarci e tocchicciarci in giro per la casa praticamente da subito.

Veniamo interrotti dal suono della sveglia del cellulare: S. Bullock, una sua cara amica, sta arrivando in stazione e deve andarla a prendere. Prima di chiudere la porta, Tranquilla Giancarla m’invita ad uscire quella sera con lei, la Bullock e il PdV.


– Mannaggia la puttana sarcastica incavolata scleronervosa ed assassina! Che cazzo stai facendo? Non devi assolutamente provarci più con lei Santi gli Dei, basta!


– Ohhhh statevene zitte voi due, avete visto come ha reagito il Muto no? Beh quella è la prova inconfondibile che c’è qualcosa di particolare, altrimenti dopo ieri non avrebbe dato segni di vita. Non dovete assolutamente dirmi cosa devo o non devo fare.


– Non ce ne frega un cazzo di cosa fa questo demente appeso in mezzo a noi! Noi lo diciamo perché ogni volta quella ragazza ci fa girare alla velocità della luce e non ci piace questa cosa!


– Voi pensate ai fatti vostri che io penso ai miei…a cuccia!

Scrivo al PdV. Mi dice che è a cena con le Sposine ma che poi ci raggiunge. La mia mente vola…

Inizio a pensare al fatto che il PdV potrebbe provarci con la migliore amica di T.G., perché è una bella ragazza; a quel punto… se la porta a casa e, perché no… io torno con T. Giancarla.

Sembra un piano perfetto.

Raccatto le poche forze rimaste e vado in palestra a sudare l’alcol in eccesso all’interno del mio corpo.

Il mio carissimo personal trainer alla Virgin ha deciso di sua spontanea volontà che per i prossimi mesi il suo più grande divertimento sarà spezzarmi. Gli riesce bene.

Gli manderò questa storia per fargli vedere che anche io lo penso (un abbraccio Francesco S.). Torno a casa e ceno.

Scrivo ad una ragazza conosciuta la settimana prima e le chiedo cosa fa. La chiameremo Artemide. Ci sono uscito una sera e ci siamo trovati molto bene, ma non ci ho ancora fatto niente.

Mi dice che lavora fino a tardi ma che se sono a giro mi scrive. Perfetto, a questo giro abbiamo il piano B in caso di fallimento del piano A, cosa probabilissima.

Sento il PdV. Preferisco arrivare quando arriva lui, piuttosto che farmi l’inizio serata da solo con S. Bullock e T. Giancarla, ma quello scemo non risponde. Finisce che esco e raggiungo le ragazze.


S.Bullock è una bella ragazza. Elegante, simpatica, intelligente, bella. Impossibile che il PdV non ci provi.

C’è un po’ di imbarazzo da parte mia. Situazione troppo strana e scomoda visti i trascorsi. Whisky doppio per favore.

La serata prende una bella piega. Spariamo tante cazzate e beviamo. Tanto. Sono tipo al quinto whisky doppio quando mi ritrovo dietro a S.Bullock che ha deciso di pagare il giro e T.G. si gira e mi bacia. Non una, non due ma tre volte molto focosamente.

“Che fai? c’è S.Bullock lì, tu adesso ti frequenti con un altro.”

“Non m’interessa, poi lei ha sempre saputo tutto, non dice niente”

– Vaiiiiii si scopaaaaaaaa!

– Mah… se arriva il PdV forse, e dico forse, si. Ora gli scrivo.


PdV dice che è in una situazione strana con le sposine e che non arriverà.

Piano A fallito

Tutte le speranze di finire a letto con T.G. quella sera svaniscono in un colpo solo.

Mi metto a parlare con S. Bullock di Tranquilla Giancarla mentre quest’ultima era impegnata in un’intensa attività di PR per farci accedere alla VIP room del locale.

Errore, grandissimo errore. Quando sono sbronzo vengono fuori dei fottuitissimi lati emotivi che tengo repressi e di solito finisce in due modi: con un monologo di mezz’ora o con tanti tvb e abbracci.

Sento il monologo che arriva. Decido di andarmene per evitare di fare stronzate emotive. Sono troppo sbronzo.

Che si fa?

Ce ne sbattiamo e continuiamo la mia serata. Bruce Lee mode activated, si va di piano B!

Quando uno è sbronzo e si allontana per motivi emotivi di solito va a casa. Beh io a quanto pare da sbronzo la penso in modo diverso. Decido di fare un gesto carino per Giancarla. Mi serve un mandarino. Sono andato via in maniera un po’ troppo aggressiva. Ecco che parte l’emotività repressa. Ma va beh, almeno mi passa un po’ anche la botta prima di vedermi con Artemide.

Passo da casa e prendo un mandarino. È la Nostra frutta. Arrivo sotto il suo portone e l’appoggio in basso a sinistra. Le scrivo di guardare in quella direzione quando arriva a casa.

Vado verso casa mia piano piano, se Artemide scrive bene, sennò pazienza. Sono cotto.
T.G. arriva a casa e trova il mandarino.
Apprezza.
Partono 10 minuti di messaggi che era meglio evitare, troppi sentimenti in ballo.
Mi scrive Artemide, uscita dal lavoro puntuale come un orologio svizzero. Sta andando al Teatrino con delle amiche. È il compleanno di una. Top. Mi avvio a piedi.

Quando arrivo mi ritrovo davanti Superchef. È uno dei migliori chef di Firenze, estremamente gay. Mi dà due baci, mi abbraccia, mi tocca il culo. Solita prassi.

Nel locale c’è poca gente. Al calcino, poco visibile per via della nuvola di fumo, ci sono delle ragazze. Saluto il proprietario. Mi offre l’N+1 drink della
serata. Lo rifiuto. Vado in bagno. Mi sto pisciando addosso.

Mi viene in mente la canzone di Battiato “Voglio vederti danzare” soprattuto il ritornello “gira tutto intorno alla stanza”. Uno dei miei “problemi” è che non importa quanto sia sbronzo, non lo si nota molto.

Vicino al bagno ci sono dei tipi che giocano a freccette che mi squadrano malissimo e mi dicono qualcosa che non ho capito. Rispondo con un semplicissimo “scusa non ho capito” e mi vengono addosso a muso duro. Che palle.

Queste sono le solite situazioni di merda create da persone col cervello grande quanto una nocciolina e l’ego quanto le loro grasse madri che non li hanno saputi educare. Non ho modo di svincolarmela né di spiegare a dei ritardati mentali che stanno facendo una cazzata che non porta a niente, come me ne tiro fuori? Non lo so, sono ancora poco lucido.

“Brodino, che ci fai qua? Perché non sei venuto a salutare?”, dice una ragazza, subito prima di tirarmi via per la manica.

È Artemide. Mi ha appena salvato da un bel giro di schiaffi. Gliene devo una.

Arriviamo nella stanzina pre-bagno ed iniziamo a parlare:

“Non ti hanno mai detto che non si parla con gli sconosciuti? Mi devi una bevuta, quelli ti avrebbero menato”

“Hahahaha ok, costa sempre meno del dentista che mi sarebbe servito”

Esce il tipo che era in bagno.

“Hahahahahaha entro prima io che sono una signorina!”

“Ci mancherebbe”

Oh questa? Come si permette? Ci stiamo pisciando addosso!!

…..

Hey Brodino… ci sei?

….


Dopo X tempo esce.


“Io bevo gin&tonic, mi trovi in fondo”

“…(pollice in su)….”

Sono completamente andato. Capisco di avere il cervello in menopausa, la situazione è fuori controllo.

La scena che meglio spiega come mi sento la potete trovare in questo link: https://youtu.be/8SuJpatGWPg?t=71

Piscio, esco, mi sciacquo il viso e vado al bancone. Chiedo 2 Gin&tonic ma uno con “giusto l’odore del gin” parole testuali dette al barista. Mi
dirigo verso la mia salvatrice. Artemide è bassa e snella, col sorriso perennemente stampato in faccia. La raggiungo, mi siedo e le porgo il cocktail senza dire una parola.


“Serata impegnativa eh? ti si legge in faccia, comunque grazie, alla tua”

“…..”

“Ok, penso di aver capito, non sei assolutamente in grado di spiccicare parola vero? Alza il bicchiere se è un sì, altrimenti parla.”

“Sono in grado di parlare, ma sono poco lucido.”

“Hahahahaha apposto! Senti io ho bisogno di una mano. Prima ho aiutato te quindi tu adesso aiuterai me… li vedi quei ragazzi all’angolo? Beh, sono amici di quella che fa il compleanno. È tutta la sera che quello li ci prova con me e non so più come dirgli di no. Non a caso adesso sono qui seduta a parlare con te così appiccicata. Faresti finta di essere uno col quale ho qualcosa?”

“Hahahaha, ok. Ma ad una condlizione… non permettermi più di bere.”

“Hahahaha ci sto!”

Mi fa alzare – minchia che dramma – e mi porta insieme a tutti gli altri. Sono dei ragazzi normali tendenti al “siamo dei bomber solo noi e ce la sentiamo di brutto”. Mi presento. Non assimilo nessuno dei nomi. D’ora in poi saranno tutti Caro o Carissimo.

Artemide mi coinvolge in una partita di calcino, ma non sono molto bravo nemmeno da sobrio; figuriamoci se vedo due palline in campo.

La mia squadra perde 6 a 1. Ringrazio gli Dei per quel unico gol che mi ha evitato di passare sotto al tavolo, prendo Artemide e la porto ai tavoli.

“Scusa se ti ho fatto perdere ma vedevo 2 palline anzi che 1. In più non riuscivo a concentrarmi, con il tuo profumo…”

“Hahahah che paraculo, dove sei stato fino ad ora?”

“A farmi del male e bere whisky con una persona che devo scordare”

“Mmmm… interessante, ma sai stasera siamo fidanzati io e te, non puoi pensare ad altre sennò poi divento gelosa, ti lascio e quello li ci prova… poi mi tocca cedere per la troppa insistenza”

“Cosi mi tenti a vedere come te la cavi col tipo. Con quel naso che si ritrova potrebbe cavarti un occhio.”

“Hahahaha stronzo che sei.”

“Non sai quanto.”

Mi piace la sua risata. È un po’ matta ma simpatica. Chissà stasera come andrà. È alquanto spigliata ma io ho paura che Muto non sia in grado di sollevarsi, d’altronde è la terza sera di fila che esco e bevo. Non ho più 20anni e si fanno sentire tutti. Ma soprattutto non so cosa cazzo inventarmi per andare da lei o farla venire da me. Va beh vedremo.

Potremmo provare con del Rufis.

Siete proprio dei dementi voi due eh…

Ma ti sei visto? Stai ‘nammerda!

Abbiamo concluso in situazioni peggiori no?

Concluso, ora…

Va beh basta! Non contiamo i polli prima che si schiudano le uova.

“Senti, io dopo devo accompagnare tiziaX a casa, vieni con me?”, mi fa Artemide.

Tooooooombolaaaaaaaaa

“Certo, ma dove sta?”

“Vicino al mercato di San Lorenzo”

Arritoooooooombolaaaaaa

“Perfetto, io sto li vicino così sono già di strada, ma tu dove stai scusa?”

“Io sto vicino a Careggi, ma tanto stasera sei il mio ragazzo no? Che fai non m’inviti da te? Scherzo hahahahaha, da lì prendo un taxi e vado a casa”

“Ovvio che non t’invito a casa, non si fa niente fino a dopo il matrimonio io e te, non ricordi?”

“Hahaha cretino”

Continuiamo a chiacchierare e scherzare. Senza rendercene conto solo le 5.30. Ora di andare. Accompagniamo tiziaX a casa e ci dirigiamo verso il mio portone. Le strade sono vuote e fa un freddo assassino. Non ho trovato nessuna scusa per invitarla su. Non voglio più bere, mi sono appena ripreso dalla sbronza e sono le 6. Mi sa che anche il piano B è fallito miseramente.

Arriviamo al mio portone. Artemide si accende una sigaretta e me ne porge una. La accetto anche se ho smesso, una ogni tanto va bene (non era la prima della serata, ma va beh tralasciamo).

“Ora è quando t’inventi una scusa stupida per cercare di convincermi a salire da te?”

Ma che cazz…

E mo’? Che cazzo le dici?

“No, non proverò a convincerti ad andare da nessuna parte. Ora è il momento di altro”

“Ah sì? e di cosa?”

La bacio. Non si scansa. Dopo un po’ si separa però.

“Mmmm… sai di… distilleria!”

“Tu di posacenere hahaha”

“Cosaaaaa? Non si dicono queste cose ad una ragazza!”

“Possiamo sempre lavarci i denti e riprovare, che dici?”, apro il portone.

“Sei terribile, lo sapevo che finiva così, ma in fondo era quello che volevo”

“Ahhh quindi mi hai fatto credere fino all’ultimo che non ci saresti stata eh bastarda?”

“Sono la tua fidanzata di stasera, mica potevo fare come volevi tu… noi fidanzate dobbiamo rompere un po’ le palle, senno che gusto c’è?”

“Chi vi capisce a voi donne… rimarrete sempre un mistero per me.”


Vi potete immaginare com’è finita. Non siamo stati a parlare granché ed abbiamo dormito insieme. Ho un’altra nuova amica. È matta al punto giusto. Mi ha insegnato la posizione del cavallo a dondolo. Pensavo di spezzarmi le gambe. Sono stato bene.


[Jingle di chiusura:]

La storia t’è piaciuta?
T’ha fatto cagare?
Poco male, tanto la potrai votare!

[/Jingle di chiusura]

Illustrazione 17 del Decamerone Cazzone:
Dopo la quarantena…

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WJW
WJW
4 years ago

No.. aspetta aspetta aspetta.. ma Tranquilla Giancarla non è la ex del Pianista? 😱

Brodino Vegetale
Brodino Vegetale
4 years ago
Reply to  WJW

Bravo/a
Piccolo il mondo eh? hahahaha

T. Giancarla
T. Giancarla
4 years ago

Ma anche no :)

Scaraffa
Scaraffa
4 years ago
Reply to  T. Giancarla

:-D

NaFigator
NaFigator
4 years ago

Calabroneeeeeeeeeeeeeeeeee

Brodino Vegetale
Brodino Vegetale
4 years ago
Reply to  NaFigator

Che condizioni

Fratello maggiore
Fratello maggiore
4 years ago

Oh ma tra te e Pdv è una gara a chi è più tenerone…

Bel racconto!

Pipino il Breve
Pipino il Breve
4 years ago

All’inizio non ci capivo una sega.. (sono un po’ capra io)
ma dopo un po sono riuscito a fare tutti i collegamenti in maniera perfetta.. ed è stata una lettura avvincente.. Bella per Muto!

dreck
dreck
4 years ago

Tutto molto bello. Ma la risata che inizia con l’acca davanti no. È “ahahah” e non “haha”. Perdio.

Aurora Sogna
Aurora Sogna
4 years ago

Dio quanto mi manca vivere e spararmi serate come questa! Bella la storia del piano A e B. Geniale!

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