«Vuoi davvero sapere la mia storia?? Ma anche le parti più crude?»
«Soprattutto quelle.»
Allora lei ha iniziato a raccontare.
Sudamericana, nata e cresciuta a un tiro di sasso dalla foresta amazzonica, con una sorella e un fratello più piccoli.
Quando ha 11 anni i genitori la mettono a sedere e le spiegano che papà ha una brutta malattia.
Il padre di Sar viene a mancare quando lei ha solo 13 anni e la madre a quel punto decide, improvvisamente, di partire per l’Italia.
Perché l’Italia?
Perché dall’altra parte del mondo, lontano da amici, parenti,
in un paese dove parlano una lingua diversa?
Sar lo scoprirà solo 3 anni dopo…
L’uomo che l’aveva cresciuta non era in realtà il suo padre naturale.
Lei è figlia di un italiano.
Un italiano ormai sposato con una russa, da cui ha avuto un’altra bambina.
Me in quel momento
Immagina di essere un uomo, che tredici anni prima s’è portato a letto una tipa sudamericana e poi s’è sposato una russa (io ero immedesimato al 100% cazzo).
Un giorno sei li tranquillo e “Dling-dlong! Buongiorno, da oggi hai una figlia in più!”
Cioè che cazzo fai?
Lui si è messo a piangere.
Perché sono uguali.
Due gocce d’acqua.
Non c’è bisogno di nessun test del DNA, non serve niente.
È lei, è sua figlia, lui lo sa.
Anche la russa lo sa, e inizia a fare un po’ di casini per proteggere il suo nido biondo da questa nuova arrivata con i capelli mori e ricci. Ma il padre di Sar è uno dritto. La riconosce e la fa naturalizzare italiana.
Ora, se la tua vita prima dei 14 anni parte così, sei tendenzialmente autorizzato a viverti l’adolescenza come cazzo ti pare,
E fare tutti i casini che ti pare,
Che Sar mi lascia intendere di non essersi fatta mancare.
È inutile cercare di immedesimarsi, non ci provo nemmeno.
Mi calo nel bicchiere di vino.
Cazzo per essere un primo appuntamento ci sono troppi pochi filtri.
La sua storia finisce con un sorriso.
– Merda. Ora tocca a me.
– Ma perché ti ostini a parlare con le ragazze? Non ti ho insegnato un cazzo? Non si parla con le ragazze! Non lo devi scoperchiare il vaso di Pandora porca troia che non sai mai se esce un tornado di merda e di complessi con i genitori e di ex tossicomani e di aborti e di tristezza che porca troia perché non hai parlato di vino e di video di gatti stupidi come sempre? Accidenti a te.
– Perché ultimamente mi va di essere meno superficiale.
– Ma te non devi avere voglie coglione! Io c’ho le voglie!! Te sei pagato per pensare a come realizzarle E BASTA. Non devi avere voglie tue che poi fai casino! Non esistono rapporti non superficiali, se vuoi scopare. C’è la superficialità o il vaso di Pandora di merda. Non c’è la via di mezzo che vuoi tu.
La bacio, in mezzo al locale.
Qualcuno si gira a guardarci.
Un ragazzo mi lancia un’occhiata ammiccante stile “missione compiuta, fratello”.
Però non è abbastanza, in realtà sto scappando.
Mi stacco e inizio a raccontarle la mia storia.
E
lei
è
tranquilla.
Tranquilla e divertita dalle dai miei racconti da allegra puttanella.
Le dico del blog e delle storie del cazzo.
Oh, non ha fatto una piega.
Mi ha fatto quasi sentire come se fossi una persona normale.
Allora le ho raccontato anche delle cose un po’ più personali.
– Ommioddio quanto sei FROCIO!
– Ma che accidenti vuoi?
– COS’È, LA TUA NUOVA PSICOLOGA? TI PARE POSSIBILE CHE ESCI CON UNA SUDAMERICANA E DOPO UN’ORA TI RITROVI A PARLARE DI TUA NONNA?
– Le sto raccontando un pezzetto della mia vita!!
– “MIA NONNA IN OGNI DONNA”, la nuova sitcom del frocio proprietario di un pene formidabile, in onda tutte le sere su rete 69.
– Ho capito, ma se condividiamo un po’ le nostre storie poi viene tutto meglio…
– No! NO!! Devi solo farle vedere ME, idiota! Da quando sei posseduto dallo spirito di una suora mormona? IN NOME DELLA SANTA CAPPELLA DI VICTOR IO TI COMANDO DI USCIRE DA QUESTO CORPO E DI RESTITUIRMI IL MIO COPILOTA DA TROMBATE!!
– I Mormoni non hanno le suore!!
– Lo vedi che ti concentri sempre sulla parte sbagliata delle cose? Inizia la corsa a tappe verso casa. Ora!
La corsa a tappe verso casa è quel movimento – studiato a tavolino con la stessa cura con cui pianifichi di partire dall’Oceania per poi invadere la Russia e fare il culo quadro a tutti i tuoi amici a Risiko – che prevede uno strategico avvicinamento verso casa tua mano a mano che cambi locale, in una piacevole progressione di alcol e coordinate GPS favorevoli, di modo che poi andare da te sia semplice.
Cioè, se esci in centro a Milano, ma la casa ce l’hai sul cucuzzolo della montagna di Vergate sul Membro, farai un po’ di fatica a portarti a letto una ragazza al primo appuntamento, anche se tutti e due c’avete voglia.
Infatti Brodino sta in centro,
IlPianista sta in centro,
Io sto in centro.
Non c’è niente da dire, la logistica conta eccome.
Gli uomini di montagna si scopano le pecore.
E quindi niente, mentre stavamo in un locale Sar mi spiega che sa fare quelle manovre che ti fanno scrocchiare le ossa e mi chiede se voglio provare.
Ovvio che voglio provare.
Mi prende il collo con entrambe le mani, delicatamente.
Io mi abbandono completamente a lei e quando sono completamente rilassato – “CRACK!” – mi rigira la testa da una parte e dall’altra. Per un attimo ho pensato di essere morto, poi invece mi sono reso conto di riuscire ancora a comunicare con Victor.
È bello quando una ragazza prende l’iniziativa, invece di star lì a fare la bambola gonfiabile, anche se cerca di spezzarti l’osso del collo. Che poi in realtà la manovra l’ha fatta benissimo, e in fondo avrebbe anche avuto le sue ragioni per volermi ammazzare, dopo che mi ero presentato come l’autore di questo blog.
Io, Sar e le mie vertebre cervicali rimesse a nuovo cambiamo locale, beviamo, parliamo di sesso, ci baciamo, finiamo sotto casa, poi dentro casa, poi alla finestra per fumare una sigaretta, poi a letto per fumarci le lenzuola.
Ora, c’è un problema.
Io di solito vado a letto con tipe che sono in grado di rigirare come voglio tipo cubo di Rubik, con Sar invece questa cosa mi è impossibile perché ha le forme di una sudamericana e il culo tondo di una sudamericana e le servirebbe uno proporzionato tipo Jay-Z, non un insetto stecco con il piripillo tipo me.
Quindi in sostanza dopo un tot lei mi guarda tipo: “vabbè dai, fammi venire sopra a me che è meglio”, e sale sopra, usando la vagina per muovere Victor tipo leva del cambio ed ingranare una marcia più alta.
Si muove bene, come le donne del Sud del mondo, però oh, io non c’è verso che venga se la donna sta sopra perché si muove avanti e indietro e quello non è il verso giusto da un punto di vista idraulico.
Quando mi riapproprio della mia naturale posizione virile e dominante del missionario spampanato, lei mi sussurra all’orecchio:
«Tirami uno schiaffo…»
Alché, io, paladino delle donne e contro ogni forma di violenza, le rispondo: «Gli schiaffi te li tiro solo sul culo»
«Perché? Dai, tiramelo…»
– E dalle un ceffone dio bono!
– No, ma scherzi?
– Ti sembra il momento di mettersi a fare polemica? Te l’ha chiesto lei!
– Bon, va bene, cerco di fare piano.

Le tiro una labbrata fuori controllo che fa rimbombare uno SCIAFFF nella stanza
– Ahahaahahah è bellissimo ahahahahahah!!!!!
«Sì… Tiramene un altro…»
– Tiragliene un altro dai, cosa aspetti!!!
– Un altro, ma sei sicuro??
– Sì, più forte!
Aaaaaahhhhhhhhhhhhhh
– Arghh ommioddio l’ho ammazzata!!!
– Ahahaahahaa, ma stai bono, non è mica fatta di porcellana! ahahahahaa
Hahhahahahahahahahahaha!!!
Vengo.
Non avevo idea che Victor avesse certe tendenze, ma sarà bene che lo tenga a bada prima che mi trasformi in una specie di Cristiano Grigio ma povero.
Ad ogni modo, con Sar è andato tutto benone e ci stiamo frequentando allegramente. La prima sera che è stata da me le ho nascosto una copia del best of nella borsa, come regalo.
Lo sai che mi ha risposto quando l’ha trovata?
“Che libidine ;)”
E pensare che un tempo quando facevo leggere le mie cose alle ragazze avevo l’ansia che si potessero incazzare. Sta tutto nell’attrarre le persone giuste.
Lei è a tutti gli effetti una Victorina DOC (anche se ancora non lo sa), capace di parlare apertamente di sesso e di relazioni senza tutti quei filtri stupidi che bloccano le ragazze italiane dall’esprimersi, e quindi le ho chiesto se le andava di scrivere questa storia a quattro mani con me, perché volevo leggere di noi due dal suo punto di vista.
Mi ha detto di sì.
Io le manderò la mia versione per primo, poi starà a lei.
Se scriverà davvero, sotto a quest’ultima frase ci sarà il suo racconto, altrimenti, metterò la foto di un culo per lenire la delusione di chi (me compreso) voleva leggere entrambe le verità.
Una domenica qualsiasi, mi annoio a casa.
Scarico Tinder.
Mi arrivano novecentonovantanove notifiche con altrettanti messaggi… Aiuto devo gestire sta cosa!
In mezzo a tutti quegli uomini tiepidi da “Ciao come va che fai nella vita?”, si contraddistingue lui, portatore di un’apparenza da dandy dell’800, il Dorian Grey del secolo XXI… Per non parlare della sua ironica simpatia.
Gli scrivo, mi chiede il numero, mi chiama.
Prendiamo un bicchiere di vino e da posizione frontale iniziamo la nostra blanda conoscenza che inizialmente è sempre molto vaga, si parla di viaggi, esperienze vissute, la nostra occupazione quotidiana, insomma tutti questi argomenti obbligatori per intrattenere una conversazione con uno sconosciuto.
Noto che mentre parla si prende delle piccole pause. Non capivo se era imbarazzato o se cercava il modo migliore per dire le cose, ma ora conoscendolo un po’ meglio penso che quelle piccole pause tra una frase e l’altra fossero dovute al fatto che le sue corde vocali non riuscivano a seguire il turbolento e velocissimo flusso di informazioni che gli inviava il suo cervello, oppure che magari si stava facendo due chiacchiere con il suo “Io lirico” cavernoso, also known as Victor.
Dopo il primo bicchiere mi chiede se avevo fame o se avrei voluto continuare a bere.
Bere, ovviamente.
Anche perché da un primo appuntamento di Tinder non ci si può aspettare chissà cosa, e poi avevo tipo 35 centesimi nel portafoglio (e lui lo sapeva perché l’ avevo svuotato poco prima cercando di prendere le cartine dal vucumprà senza successo – bene ma non benissimo, prima figura di merda).
Mi porta in un’enoteca molto cozy e, non facendomi mancare la seconda figura di merda, mi si strappano le calze sulla panca di legno, erano nuove cazzo! Ma chissenefrega, faccio spallucce.
Qui inizia la parte che più mi piace della serata, quella parte in cui siamo meno inibiti, passiamo dai discorsi vaghi da prima conoscenza a discorsi un pochettino più importanti per non dire intimi.
Ci raccontiamo la nostra vita, io mi apro come una rosa del deserto e tra un bicchiere e l’altro mi sentivo molto più a mio agio così come lui, che dà inizio ad un approccio fisico con le gambe, mi sistema i capelli dietro l’orecchio e quando lo guardo negli occhi non distoglie lo sguardo (cosa RARISSIMA oggigiorno, davvero. E se ti torvi di fronte la persona sbagliata uno sguardo può essere più intimidatorio della Nord Corea & I Suoi Attacchi Nucleari).
“Hum, questo tipo mi piace molto”, penso tra me e me.
Il gioco della seduzione è iniziato e lui sembra impegnarsi abbastanza.
Mi diverto a guardarlo che ci prova a fare contatto come se niente fosse, mentre nella mia immaginazione siamo già altrove.
Io gli tocco le mani, incredibilmente morbide e delicate però un po’ piccole per la sua taglia. Gli faccio una tecnica a scrocchio alla prima articolazione metatarso-falangea e lui ride. Scrocchiare ossa alla gente sarà per sempre il mio cavallo di battaglia.
Lo sappiamo che mentre parlate con una donna a volte vi capita di perdervi nel suo viso, per esempio a fissarle le labbra pensando a qualcosa di sconcio per qualche secondo. Succede anche a noi. Guardare quel sorriso con i dentini da bimbo mi veniva solo più voglia di ciucciargli la lingua. Sì, anche le donne si fanno dei viaggi erotici assurdi guardandovi in faccia (e non lo saprete mai – eccetto i lettori di questo blog).
Ora vi svelo un altro segreto: se una donna va a letto con voi non credetevi dei predatori, in realtà molto prima del vostro invito la donna in questione aveva già deciso se vi voleva o meno, quindi per convenzione fate voi questo primo passo, però sapete che siete già stati scelti prima…
Well, quello che è veramente successo è che mi sono auto-invitata io ad andare da lui. Ero molto curiosa della rivista che aveva scritto, volevo andare a prenderla a tutti i costi e inoltre avevo anche voglia di fare una canna un drum in compagnia ;)
Inutile dirlo che il motivo principale però era assecondare i nostri ormoni ormai impazziti.
Andiamo da lui. Siamo sul balcone a fumare. Iniziamo a baciarci, oddio ha delle labbra inverosimilmente morbide, mi prende, mi butta nel letto e li inizia a esplorare il mio corpo.
Era molto piacevole sentire come apprezzava ogni mia curva, amavo la lentezza con la quale faceva scivolare le sue mani sulla mia pelle accarezzandomi delicatamente tutto il corpo… Mi sono lasciata andare completamente.
Dopo la nostra meravigliosa esplosione, va a cucinare qualcosa e io mi metto a roll it up.
Fumiamo, mangiamo, io avevo ancora voglia.. ma niente secondo round. :(
Torno a casa stanca, soddisfatta, soavemente serena dopo una bella serata e qualche orgasmo.
La mattina dopo mi ritrovo dentro la borsa la rivista Storie del Cazzo.
“No, no, nooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!”
Per la prima volta nella mia vita mi sono sentita un topino da laboratorio, parte di un esperimento scientifico-sociale!
Inizio a leggerla senza mai fermarmi.
Ommioddio racconta a mille persone le sue scopate!! Non avevo veramente capito che utilizzava una scrittura così cruda!!!
“Sant’ Iddio ora scriverà di me!!! Ma non poteva avvisarmi prima???”
Mi sono lasciata andare completamente con uno sconosciuto che qualche giorno dopo avrebbe buttato giù a parole la nostra serata, i miei comportamenti, i nostri dialoghi, tutto!!!
Le prime sensazioni che ho avuto erano di leggera disperazione, ansia e vergogna (mi avrà analizzata a ogni secondo per poterlo scrivere dopo!!!).
Però dopo aver finito la rivista e aver iniziato a leggere il blog mi sono fatta delle grosse risate, e inoltre mi piace molto il suo modo di scrivere. “Questo qua è un genio”, ho pensato. Lo devo rivedere per forza!
Modestamente… (questa l’ho aggiunta io, firmato PdV.)
Ho trovato meglio il fatto di non averlo saputo prima, anche perché probabilmente non sarei stata me stessa al 100%. Tuttavia, nonostante il suo hobby di sputtanare le ragazze che si porta a letto in cambio di qualche follower, non mi sono affatto sentita a disagio le volte successive che ci siamo visti.
Ho fatto bene a rivederlo, Victor è dotato di tante skills e il suo proprietario è una persona super interessante.
Alla fine dei conti nessuno si prende in giro, ci divertiamo abbestia e mi ha anche chiesto di contribuire con la mia versione dei fatti nel blog.
Ora scusate, vado a piangere perché ha detto che ho le mani piccole e che scambio le scopate con i followers.
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Il link al video del drone mi ha ucciso.
Pura lana vergine un cazzo!
Golf di lana trombata made in Afghanistan!
Victooooor, poppe e culoooo?!?
Meh
Questa è per te!
Hai appena reso questa storia decente.
Mi aspettavo meglio dalla versione di lei.. non sembra molto la superficatrasgressivawow come l’hai descritta te, ha le pippe mentali e paure all’italiana di tutte noi!
Girls will be girls…
Sì, secondo me stava un po’ in ansia all’idea di scrivere una cosa già sapendo che io l’avrei letta, e poi voi.
Voi victorine siete severissime!
È colpa tua, alzi troppo le nostre aspettative!
Uh è la prima volta che commento le Storie del Cazzo, sono così emozionato!
Bella storia, e bello il feeling che c’è tra voi due.
Anch’io forse mi aspettavo di più dalla storia di lei, ma l’ho trovata comunque interessantissima.
Una curiosità: ma davvero la maggior parte degli uomini distoglie lo sguardo quando guardata dritta negli occhi?! Mi piglia male…
benvenuto :)
Chissá se qui Sbìnci “rosica”… ???????????? (???? x Sbrìnci). I presupposti non sono affatto male… Amazzonia ha coraggio ed è sveglietta… e dietro gli schiaffoni c’è parecchio da curiosare…. Ranza vota si x una puntata di scrittura bis…
PS x Amazzonia: ????, ma so che puoi molto di più…
Ma stai scherzando? Dio benedica gli osteopati! Vorrei tantissimo farmi scrocchiare anche io!
sbrincí passa al lato giusto della forzaaaaaaaaa…
il rosa è démodé! il giallo oro rules!!!!! ;)
Ahaha, i tuoi commenti li riconosco anche se non ti firmi xD
e fu così che ghignai più nella parte di lei (parentesi del vucumprà) che nella parte di lui;
confido di trovare entro l’anno una storia scritta a 4 mani con una pecora-
-ps. la corsa a tappe è la dritta del giorno ai newbies da usare con saggezza-
Se diventassi zoofilo potrei andare nelle montagne sarde a fottere le pecore e scrivere racconti in dialetto… Chissà magari un giorno impazzisco e vi ritrovate una storia del genere xD
-Ma Victor è Team Tette o Team Culo?
-Inizio un po’ a capire perché Brodino, Coinqui e Victor ti danno continuamente del frocio…Ma alla fine scopi lo stesso, ergo hanno torto loro, chapeau!
-Pensavo che l’esperienza BDSM ti avesse reso meno vanilla boy, mi deludi..
Io voto culo da quando ho facoltà di intendere e di volere
mmm… improvvisamente la mia visione di te o pdv è dettata da tali parole “è morbido” e ” niente secondo round” va beh ha ragione il sommo brodino sei frocio!
ahahahahhahahhh
carina l’idea ma poco mordente in ambo le parti… di sto passo finirai anche te a scoparti le pecore… ahahahahhh
RIFLETTI meno e sii più superficiale e se proprio devi riflettere fallo su l’unica possibile… allora si che é davvero piacevole leggere le tue riflessioni…
ps sommo @brodino perché nel nostro super team manca sbrincí? non si può leggerla con quel rosa, impegnati! portala al solo ed unico lato corretto della forza!
ps questo mio intervento è di pura fantasia nessuna pecora e nessun frocio é stato maltrattato, i termini sono goliardicamente usati… dovesse mai tornare @ilpianista che l’ultima volta era quasi votato al veganesimo non vorrei urtare la sua sensibilità!
ma possibile che sono l’unica babbadiminchia che non riesce a taggare?
@1
@brodinovegetale
Penso che per taggare Brodino, tu debba mettere le maiuscole
@BrodinoVegetale prova due
@Eudes-Conrad no… il sistema mi è contro!!!
se ora tagga te è solo l’universo che mi è contrario!!!!
Brodino, sfortunatamente per me, ha spesso ragione! E io ancora c’ho da capirlo perché le ragazze vengono a letto con me… Quando mi descrivono faccio sempre cagare! Ahahah
Lo sa già di essere frocio sotto alcuni aspetti e non serve che glielo ricordiamo sempre, ma ogni tanto si hehehehe la storia manca un po di “sale” secondo me ma not bad at all….
Oggi non mi sento ispiratissimo nel commentare quindi mi fermo qua
P.s: Sbrincí ha il suo team e Brodino il suo :D
Esperimento riuscito, di certo scrittori decadenti con spiccate capacità descrittive non si diventa, ma il coraggio della ragazza è da apprezzare. Sì coraggio, perché scrivere di sè, seppur in forma anonima, significa lo stesso mettersi a nudo.
È da notare l’assenza di dettagli “hot” nella versione rosa cipria del racconto, tutto rimane molto vague, ma ci sta, rende al meglio la complementarietà delle due versioni.
Detto questo, so che non c’entra una mazza, ma il papà di lei è un grande! Vi assicuro che non tutti fanno così.
La penso esattamente come te.
Molti non hanno capito che la cosa speciale di questa storia è proprio il contesto:
Una ragazza che si sente raccontare ad un aperitivo tutto quello a cui voi siete abituati (che vi ricordo NON essere affatto normale o socialmente accettabile) e anziché scappare a gambe levate come una milanese standard, la prende sul ridere, scopa con me e poi scrive pure la sua versione dei fatti.
Cioè dai, ‘sta cosa non s’è mai vista da nessuna parte se non qui sopra, e lei è veramente una ganza e chi si sofferma sullo stile di scrittura ha perso di vista il quadro generale della situazione
Ma perché me l’hai ricordato?!????
Mah, forse non s’è vista da nessuna parte se non qui sopra, come dici tu.
Ma io, come lei, non avrei avuto alcun problema ad “accettare” il fatto che tu avessi questo blog, e che avresti scritto di me. E probabilmente avrei anch’io scritto la mia versione. Ma indubbiamente avrei inserito anche i dettagli hot nel racconto, per fornire un punto di vista completamente speculare al tuo. Nonostante la consapevolezza che avresti letto. Non ho capito, scusa, tu sì e io no? Avrei assolutamente raccontato la mia versione della scena tra le lenzuola. :)
Ad ogni modo, vorrei che la tizia non fosse anonima, per poterla contattare e diventare migliori amiche al mondo. :D
Speravo anche io che facesse un po’ di pubblicità a Victor, e invece nulla!
Ragazzi, io sono quella che tromba, non quella che scrive :p
Ho scritto la mia versione dei fatti molto liberamente, così come l avrei scritta sul mio diario personale. Non ho voluto adattarla al suo blog aggiungendo dettagli hot e conversazioni con la mia vulva, perchè
1. non ne avevo tanta voglia
2. non sono una scrittrice e non ho la sua fertile creatività
3. un pò mi vergognavo in effetti perchè lui l avrebbe letta
PdV, a me non sembra di aver mancato di complimenti a Victor e neanche a te stesso :p
Reika, non so come funzionano questi commenti, è la prima volta che commento qui, ma possiamo provare a trovare un modo di contattarci!!!
Scrivi a PdV
:)
Ma dai Sar, sei stata mitica <3
Io se avessi dovuto scrivere una storia sapendo che l'avrebbe letta Victor e tutta la gente qui sopra … sarei rimasta a fissare il foglio bianco senza compicciare nulla.
Ah i report a quattro mani sono qualcosa di unico, troppo belli, finalmente uno così anche su SdC
Ok, capito, abitate tutti in centro.
Intanto io stanotte ho dormito in un b&b a 200 m da Palazzo De’Medici e verso l’una i bambini sono stati svegliati dall’inconfondibile suono del climax femminile, seguito da una serie di non altrettanto gradevoli grugniti maschili.
Chi dei tre é il colpevole?
hahahahahhahahaha casa mia è a 450 metri dal Palazo De’Medici , quindi penso di essere il più vicino dei 3 come abitazione…. ma ero a letto a far svegliare i vicini di un’altra zona di Firenze ieri notte
Ciao, seguo da poco il sito, ma ne ho letta larga parte.
Posso sbagliare, ma ho questa impressione per cui anche il racconto di PdV sia stato influenzato dal sapere che lei lo avrebbe letto e magari ri-raccontato.
Sbaglio?
Il racconto è influenzato non dalla consapevolezza che lei avrebbe letto (questa cosa vale per quasi tutte le ultime storie), ma dal fatto che ci stiamo tutt’ora frequentando e quindi ho scritto la storia non proprio a “palle ferme” come in altre occasioni. Fa un sacco la differenza!
Sar,sei una grande!
“se una donna viene a letto con voi, è perché l’ha già deciso”. Sacrosanta verità.
Comunque questa Storia del Cazzo a 2 voci che oscilla tra il comico, l”erotico e il delicato m’è piaciuta un sacco :)
Bravi tutti
Merci mademoiselle :)